(4-4-2): Mancini; Martinez, D'Angelo, Bonomi, Bocchetti; Montezine (41' st Stendardo), Vidigal, Marcolin, Montervino; Dionigi (37' st Floro Flores), Pasino (35' st Platone). A disp.: Manitta, Savino, Quadrini, Esposito. All. Colomba.
(4-4-2): Avramov; Rivalta,
Bordin, Faisca, Fissore; Semioli, Zanetti (34' st Jeda), Marcolini;
Zanchetta; Margiotta (1' st Tamburini, 37' st Bernardini), Schwoch.
A disp.: Campagnolo, Guastalvino, Veronese, Cristallini. All.
Mandorlini;
Arbitro: Trefoloni di Siena.
Ammoniti: D'Angelo e Floro Flores (N), Fissore e
Semioli (V)
Espulsi:31' pt Marcolin (N) e Bordin (V) per reciproche
scorrettezze.
Recupero: 3' pt, 3' st.
Spettatori: 70mila
Note: serata tiepida terreno in buone condizioni.
Cronanca:
Il Napoli non tradisce i 70mila del S. Paolo. Davanti a un pubblico d'altri tempi batte 2-1 il Vicenza e conquista tre punti fondamentali in chiave salvezza. Una vittoria meritata, quella degli azzurri, che, oltre alle due reti, hanno colpito una traversa e un palo legittimando in pieno, quindi, il risultato. I veneti, scesi in Campania con il chiaro intento di riscattare la sconfitta di Palermo, hanno a lungo condotto le danze, forti di un centrocampo tecnicamente superiore, ma alla fine hanno pagato un atteggamento divenuto nella ripresa troppo rinunciatario allorchè Mandorlini ha preferito inserire Tamburini al posto di Margiotta per sopperire all'assenza di Bordin, espulso al 31' insieme a Marcolin per reciproche scorrettezze.
Eppure il tecnico biancorosso aveva iniziato sorprendendo tutti, confermando proprio Margiotta al fianco del rientrante Schwoch e optando per un più quadrato 4-4-2. La novità aveva costretto Colomba a rivedere i piani optanto anch'egli per il solito 4-4-2 invece di un annunciato, più spregiudicato, 4-3-2-1. In una partita quindi sostanzialmente a specchio, la differenza inizialmente la faceva la voglia di tornare al successo dopo 6 settimane degli azzurri. Sospinti dal gran tifo del pubblico il Napoli partiva a testa bassa e dopo 11' trovava il gol grazie a una prodezza di Montezine, bravissimo a girare al volo di sinistro un assist aereo di Vidigal.
Neppure il tempo di esultare che il Vicenza, però, trovava il pari al 18' con un bel guizzo in area di Margiotta su punizione dalla destra di Zanetti. L'1-1 gelava i partenopei, incapaci da quel momento di riprendere in mano il bandolo della matassa. Il Vicenza, forte delle geometrie di Marcolini e Zanetti, prendeva possesso del centrocampo, costringendo gli azzurri ad aspettare l'occasione giusta di rimessa per pungere. E l'occasione arrivava, al 30', quando Pasino lanciava sul filo del fuorigioco Dionigi, bravo a saltare anche Avramov in uscita meno a depositare il pallone in rete visto che calciava in direzione di Rivalta appostato sulla linea per respingere. Proprio al termine di quell'azione Bordin e Marcolin erano i protagonisti di una mega rissa, nata per un disguido (gli azzurri non si sono accorti che Marcolini era a terra e hanno proseguito il gioco, ndr), che finiva per vederli entrambi uscire sconfitti dall'arbitro Trefoloni che decideva di mandarli anzitempo negli spogliatori.
Colomba,
privato del suo playmaker, decideva di andare avanti nel modo
più logico, spostando Pasino a sinistra a centrocampo
e Montervino al fianco di Vidigal. Mandorlini,
invece, prima optava per una difesa a tre poi, a sorpresa, a inizio
secondo tempo, lasciava negli spogliatori Margiotta, preferendogli
Tamburini in modo da poter schierare un più coperto
4-4-1. Era la mossa che gli faceva perdere la partita. Perchè
Schwoch da solo contro 4 difensori non era più in
grado di pungere e la squadra faticava a dargli un adeguato supporto.
Il Napoli, di conseguenza, prendeva coraggio e, dopo aver colto
prima una traversa con Montezine, quindi un palo con Dionigi
e, infine, aver sfiorato il gol con un gran tiro di Martinez,
trovava al 78' il meritato gol del 2-1 grazie a un rigore concesso
per un netto fallo in area di Tamburini ai danni di Vidigal.
Inutili e tardivi risultavano nel finale gli inserimenti di Bernardini
e Jeda. Il Vicenza non trovava più varchi ed era costretto
a tornare a casa con la seconda sconfitta consecutiva. Non è
certo questo il viatico migliore per risalire in serie A.
(tratto da Kataweb)
P. |
G. |
V. |
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